La Termografia

La Termografia è una tecnica di analisi diagnostica non distruttiva (non vi sono alterazioni in seguito alla verifica) e non invasiva (non vi è contatto tra la strumentazione e l’oggetto da esaminare), che utilizza il principio secondo il quale un corpo, avente temperatura maggiore dello zero assoluto (corrispondente a 0 K ovvero - 273,15°C), emette energia sotto forma di radiazione infrarossa.

Tramite l’utilizzo della termocamera è possibile rilevare l'intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame.

La Termografia permette di visualizzare con fotografie bidimensionali i valori assoluti e variazioni di temperatura degli oggetti, indipendentemente dalla loro illuminazione nel campo del visibile. La quantità di radiazioni emessa aumenta proporzionalmente alla quarta potenza della temperatura assoluta di un oggetto.

Il termogramma ottenuto tramite l’utilizzo della termocamera rappresenta un’immagine che abbina una serie di colori predefiniti con una scala di temperature e permette di ottenere una Termografia, cioè una mappatura termica superficiale dell’oggetto.

L’indagine, previo utilizzo di termografia, indica quindi con precisione, basandosi su differenze di temperatura superficiali i punti precisi dove intervenire.

L’utilizzo della Termografia tra le sue molteplici applicazioni è idonea per:

• controllare lo stato degli intonaci, dei rivestimenti con piastrelle delle superfici individuando la loro adesione alla struttura, e lo stato di conservazione/adesione riscontrando eventuali punti di possibile distacco in modo da prevedere interventi mirati di manutenzione delle facciate;
• esaminare in modo non distruttivo la trama di costruzione della struttura muraria di un immobile, individuando la tipologia del materiale di costruzione la posizione di eventuali canalizzazioni, tubazioni, impianti di riscaldamento e sanitari, canne fumarie o vuoti all'interno delle murature, ed evidenziando possibili difetti strutturali e di isolamento;
• verificare lo stato delle coibentazioni e delle impermeabilizzazioni, rilevando eventuali zone con possibili difetti di posa o deterioramenti che portano a un cattivo isolamento o a infiltrazioni di acqua piovana;
• permette di individuare i cosiddetti “ponti termici”, ovvero quei punti della struttura che scambiano calore con l’esterno compromettendo l’isolamento e l’efficienza energetica dell’edificio;
• evidenziare perdite d’acqua dovute a perdite degli impianti di riscaldamento o sanitari o infiltrazioni provenienti dagli elementi di copertura, di individuare zone cariche di umidità o di condensa che porta alla formazione di muffe sulle pareti.

Strumentazione: Termocamera professionale FLIR E95

• Risoluzione IR: 464 x 348
• Sensibilità termica: <30 mK, 42° a +30 °C (+86°F)
  <40 mK, 42° a +30 °C (+86°F)
  <50 mK, 14° a +30 °C (+86°F)
• Sensore IR: Microbolometrico non raffreddato
• Campo visivo (FOV): 42°x32° (ottica 10 mm), 24°x18° (ottica 18 mm), 14°x10° (ottica 29 mm)
• Intervallo di temperatura: da -20 °C a +650 °C
• Messa a fuoco continua, misuratore di distanza laser (LDM) a singolo impulso, contrasto, manuale
• Display LCD touch screen da 4”, 640 x 480 con rotazione automatica
• Modalità immagine: infrarosso, nel visibile, MSX (Multi Spectral Dynamic Imaging), picture in picture
• Registrazione radiometrica in tempo reale